In questo numero di ParoleSante scrivo di un’intervista che ho fatto per un settimanale molto cattolico, a un uomo, Pierluigi Baima Bollone, che rappresenta un pezzo di storia di Torino e di quanto quell’intervista mi abbia colpito.
PREMESSA
La Sindone (perché di questo oggi si scrive) è un oggetto che trovo molto, ma molto intrigante. Torino, l’ho già scritto più volte, deve la sua nascita e ascesa a quella reliquia. Torino è stata la città della Fiat, forse della Juve, del cinema e della televisione, ma è anche stata, è e rimarrà: la città della Sindone.
Ok, per i tre che non ne sanno nulla:
si tratta di un lenzuolo di puro lino, filato a mano con trama a spina di pesce, una lavorazione rara e ricercata. La torsione del filato è "a Z", meno comune rispetto alla torsione "a S". Non contiene fibre di lana, rispettando la tradizione ebraica che vietava la commistione tra lana e lino (sha’atnez)”. La Sindone misura circa 441 cm di lunghezza e 111 cm di larghezza, ha uno spessore di circa 0,34 millimetri, pesa più o meno di 2,450 kg. La Sindone è custodita nel Duomo di Torino, sotto la Tribuna Reale, nell’ultima cappella della navata sinistra. Per garantirne la preservazione è distesa all’interno di una teca a tenuta stagna, priva di aria e contenente un gas inerte. Questo sistema protegge il tessuto da danni fisici, esposizione alla luce e all’aria, rallentando il processo di degrado. La teca è ulteriormente racchiusa in una cassa metallica per una maggiore sicurezza. La temperatura, l’umidità e la pressione sono mantenute costanti. Sulla Sindone è visibile l'immagine tenue di un uomo nudo, a grandezza naturale, raffigurato sia frontalmente che dorsalmente. Queste immagini sono disposte testa contro testa, separate da uno spazio senza tracce corporee. L'uomo rappresentato sembra essere un maschio adulto, con barba e capelli lunghi, e il suo corpo mostra segni di maltrattamenti e torture compatibili con la crocifissione, come descritto nella Passione di Gesù. Per questo motivo, molti identificano la figura con Cristo e il lenzuolo con quello usato per avvolgerne il corpo nel sepolcro.
Questo corsivo lo devo a Perplexity.
REMINDER
La Pasqua cattolica, per i soliti tre, ricorda la resurrezione di Gesù Cristo, avvenuta il terzo giorno dopo la sua crocifissione. L’evangelista Giovanni la riassume così:
"Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, mentre era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano posto!»
Il corpo di Gesù di Nazareth (che è esistito davvero, non è personaggio di fantasia), ucciso perché accusato di sedizione e condannato a morte, è scomparso. Svanito. Nessuno sa dove sia, nessuno lo ha mai trovato. Anche perchè, dice il vangelo di Marco: “Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, il Signore Gesù apparve prima a Maria di Màgdala (…). Ella andò ad annunziarlo a coloro che erano stati con lui, che erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero"
Non ci credettero. Ovvio. Vorrei vedere voi. Io non ci crederei.
IL MEDICO LEGALE
Pierluigi Baima Bollone, che è stato uno dei massimi studiosi di medicina legale che questo Paese abbia mai avuto, per mezzo secolo si è occupato delle tracce ematiche presenti sulla Sindone.
Il 22 marzo scorso, il settimanale Credere, pubblicato da San Paolo Edizioni (gli stessi di Famiglia Cristiana), mi ha chiesto di intervistare il prof. Bollone. Arriva la Pasqua, tempo di resurrezione per i cristiani. Chi, se non lui? Gli hanno anche dedicato la copertina.
Abbiamo piacevolmente chiacchierato per un paio d’ore. Mi sembrava tutto sotto controllo. Della Sindone, in fondo, sappiamo molto: com’è fatta, da dove arriva, anche sulla datazione abbiamo superato l’impasse del “falso medievale”. Rimane una questione irrisolta: come si è formata l’impronta sul lenzuolo? Perché è ancora lì? Perché non esiste sulla faccia della terra un altro telo funerario simile?
BOOM
Quindi in chiusura dell’intervista chiedo:
“Sul come si è formata l’impronta della Sindone ancora non abbiamo risposte. Cosa ne pensa?” e lui risponde così:
“È una questione ancora aperta e se ricordo bene le ipotesi sul tavolo sono undici. Spero che chi avrà voglia di leggere il mio ultimo libro (esce in questi giorni ndr) si renderà conto da una parte della complessità del problema e dall’altra che all’interno della Sindone, del telo che ha avvolto Gesù di Nazareth, potrebbe davvero essere avvenuta la resurrezione. È una delle undici teorie e secondo me è la più plausibile.”
Insisto: “Lei crede che Gesù di Nazareth sia risorto e che quel profilo presso sul telo sia dovuto alla resurrezione dalla morte?” La risposta è: “Sì.” Boom.
Fino a quel momento ogni volta che mi sono occupato di Sindone (un cartone animato per Rai1 e un documentario in occasione dell’Ostensione del 2015), dal mondo cattolico ho sempre ricevuto pareri cauti, che tendevano a smorzare l’aspetto di autenticità in favore di ipotesi più rilassate. La Sindone rappresenta, racconta, illustra, ma non necessariamente è il telo che ha avvolto Gesù di Nazareth dopo la sua deposizione dalla croce. Anzi: non è nemmeno così importante dare risposte.
Il prof. Baima Bollone, invece, una risposta, dopo mezzo secolo di ricerca, l’ha data. Eccome.
BUONA PASQUA
Questo è quanto. Auguri a tutti, qualunque cosa pensiate o crediate. Risorgere, in qualche modo, è una necessità spesso quotidiana e riguarda quasi sempre le piccole cose.
Le foto sono di Diana Bagnoli. La copertina di Credere è del numero in edicola fino a giovedì 17 aprile.
Mi chiamo Sante Altizio, sono un giornalista freelance e ho lavorato a lungo nella redazione programmi della Nova-T produzioni televisive. Nel 2016 ho prodotto una delle prime web serie in circolazione, si chiama Occhi al cielo e la trovi qui. Nel 2022 ho fondato insieme a tre colleghi Piani Verticali srl, che si occupa di progettazione culturaleper gli enti pubblici. In particolare i piccoli comuni. Curo la comunicazione social di alcune aziende tra Torino e Milano. Collaboro con il settimanale Credere e sono tra le firme di Mondo Economico. Dal 2019 sono presidente dell’APS BookPostino, un’associazione culturale nata con lo scopo di promuovere la lettura e l’editoria indipendente. Ho un blog piuttosto politico che trovi qui. Ho scritto anche due libri, che trovate qui e qui.
Reach out, touch faith
Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who cares
Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who's therePersonal Jesus, Depeche Mode 1990
grazie mille per la risposta
Ciao Sante, sempre molto interessante ciò che scrivi, l'argomento Sindone è sempre molto interessante per me che, prima del covid, a scuola invitavo sempre il professor Barberis, altro grande esperto del Sacro Telo. Le sue lezioni interessavano sempre tantissimo i miei alunni di quinta. Buona Pasqua